MegaRide, startup che ha avuto origine dall’UniNa (Università degli Studi di Napoli), annuncia la firma di un accordo fino al termine della stagione 2018 con il team Ducati Corse MotoGP; la partnership prevede la fornitura di software, sviluppati interamente da MegaRide, dedicati alla simulazione del comportamento degli pneumatici, e complessivamente della performance della moto, offrendo al team un valido strumento per definire il più velocemente possibile il miglior setup e rispettiva strategia di gara durante i prossimi eventi del campionato MotoGP.
Ducati, e la propria Desmosedici, saranno degli ottimi partner in grado di fornire una gran mole di dati, che i tecnici di MegaRide sono chiamati a studiare, per supportare ingegneri e meccanici nell’affinare e gestire minuziosamente ogni aspetto della gara in base alle numerose variabili in gioco come ad esempio temperatura e grip: “Conoscere, simulare e monitorare in real-time il comportamento del proprio veicolo è la chiave per l’acquisizione di un vantaggio competitivo legato alla massimizzazione delle prestazioni su differenti tracciati ed in molteplici condizioni di gara” dichiara Flavio Farroni, CEO di MegaRide, che con i colleghi Aleksandr Sakhnevych e Francesco Timpone ha dato vita, da solo poco più di un anno, lo sviluppo delle tecnologie dedicate al settore del motorsport e della smart mobility.
“Ci fa davvero piacere poter includere una giovane start-up innovativa come MegaRide fra i nostri partner nel 2017/2018”, ha dichiarato Gigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse.
Non è ben chiaro quando, e se, MegaRide abbia già iniziato a fornire supporto agli uomini in rosso, ma ci viene da pensare che magari il costante miglioramento delle performance del team di Borgo Panigale durante questa stagione, possano essere frutto anche di questa nuova partnership e degli strumenti software messi a loro disposizione per analizzare l’evoluzione dinamica della moto, ottimizzandone le performance in pista, non solo durante i test, ma anche live durante la gara.
Incuriositi da questo nuovo approccio tecnologico verso la ricerca delle performance estreme, per capire l’attuale effettivo livello di questa tecnologia aspettiamo qualche particolare in più, ad esempio sulla mole di dati gestita dai tecnici, la potenza di calcolo necessaria per la loro elaborazione e soprattutto le piattaforme utilizzate per garantire risultati in tempo reale all’interno dei box durante le fasi concitate di una gara.