Parte da Fuorigrotta la sfida a Valentino Rossi e Marc Marquez, i fenomeni della MotoGP. E’ una sfida targata Ducati, la casa italiana che con Andrea Divizioso e Jorge Lorenzo andrà a caccia del titolo iridato nella classe regina del motomondiale, al via il 18 marzo in Qatar. E lo farà per il secondo anno consecutivo con il supporto di MegaRide, la startup napoletana che l’affianca con un progetto che consente di riprodurre il comportamento “fisico” degli pneumatici in gara.
Il progetto di MegaRide si chiama AdheRide e consente di simulare il comportamento degli pneumatici tenendo conto in maniera innovativa di temperatura dell’asfalto, usura della gomma, mescola e rugosità della strada. Audi Sport, proprietaria di Ducati dal 2012, è stata la prima a sperimentarlo nella classe DTM Motorsport insieme con VI-grade, azienda italiana che sviluppa simulatori di guida e vanta anche Ferrari tra i suoi partner. Un progetto a sei mani per produrre in tempo reale analisi di performance al massimo livello di scientificità, che lo scorso anno ha contribuito a portare la Ducati di Dovizioso per 6 volte sul podio più alto, sfiorando anche la conquista del mondiale.
“Ducati è partner del gruppo di ricerca di UniNa e ha deciso di scommetere sui software di MegaRide”, dice Flavio Farroni, fondatore dello spin-off accademico insieme a Francesco Timpone e Aleksandr Sakhnevych.
“Dunque, la nostra è una realtà che nasce in un contesto di ricerca che arriva sul mercato e non si pone limiti. Con Audi parteciperemo alla Formula E, possiamo anche sognare la Formula 1, su cui già lavoriamo con il gruppo universitario in un contesto di ricerca”. Ma il vero obiettivo è un altro: “Crescere ulteriormente fino a diventare una società strutturata. Adesso siamo tre fondatori e un fisico proveniente dalla Apple Academy di San Giovanni a Teduccio”. MegaRide ha sede nel dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università Federico II in via Claudio, a due passi dallo stadio San Paolo, ed è incubata presso Campania NewSteel a Città della Scienza. Di recente ha vinto un premio prestigioso, quello di miglior fornitore internazionale di tecnologie ed innovazione per lo sviluppo di pneumatici del 2017. E’ successo ad Hannover, al Tire Technology International 2018, una delle più importanti manifestazioni del settore automobilistico internazionale.
“Non ci aspettavamo di poter vincere, essere in nomination aveva rappresentato di per sè un grande traguardo, eravamo in lizza insieme ad aziende del calibro di Yokoama, Nokian e Trelleborg. Quando abbiamo capito di aver vinto? Col passare delle ore ci chiedevano sempre più materiale relativo al nostro progetto, è stato pazzesco. In altre categorie hanno vinto Pirelli e Versalis, un’azienda del gruppo Eni, noi eravamo la terza italiana”.
Per Farroni, ingegnere meccanico, si tratta del secondo premio conferito dalla kermesse di Hannover, tre anni fa si era infatti aggiudicato il premio Young Scientist per la sua ricerca di dottorato. E adesso può sognare a occhi aperti: “Mi piace ribadire che questo progetto ha un forte background accademico. Noi restiamo ricercatori e siamo convinti che sia molto importante il trasferimento tecnologico che ci permette da Napoli di arrivare in contesti internazionali”.