Il 23 ottobre prima gara per questi bolidi. Si sfidano i progetti di grandi atenei. Ci sono l’Università di Modena e Reggio Emilia, quella di Pisa e MegaRide, spin-off accademico della Federico II di Napoli. Tutti contro Mit e Berkley.
Una gara automobilistica sul mitico Motor Speedway di Indianapolis. Niente di nuovo, se non fosse che la gara, in programma il 23 ottobre 2021, si svolgerà con bolidi a guida autonoma. Si chiama Indy Autonomous Challenge e sarà aperta agli atenei di tutto il mondo. A partecipare a questa inedita sfida sull’ovale di Indianapolis saranno anche le Università di Modena e Reggio, quella di Pisa e MegaRide, spin-off accademico della Federico II di Napoli. Oltre agli atenei italiani sono stati coinvolti nel team Euroracing anche altri due campioni continentali della ricerca ingegneristica e tecnologica: l’Eth Zurigo e la Polish Academy of Sciences. L’obiettivo? Dare battaglia ad avversari del calibro del Mit (Boston) e di Berkley (California). In questa prima gara anche i telai parlano italiano con gli IL-15 Dallara modificati.
Per vincere uno dei premi in palio (un milione al primo, 250 mila al secondo e 50 mila agli altri) occorre tagliare il traguardo dell’Indy Autonomous Challenge in non più di 25 minuti, per 20 giri dell’ovale. “Vincere è il sale delle sfide ma l’Indy Autonomous Challenge rappresenta qualcosa di più che richiama le origini più genuine e significative del motorsport — commenta Flavio Farroni, Ceo di MegaRide — ovvero l’opportunità di lavorare in un laboratorio a cielo aperto dove sperimentare le innovazioni e le soluzioni da portare sulla strada. Chiunque vinca, sarà un successo per tutti”. A far eco alle parole di Flavio Farroni anche Aleksandr Sakhnevych, Cto di MegaRide: “La modularità delle nostre tecnologie ci sta consentendo di affacciarci a nuovi scenari in espansione, dalla stima on-board al controllo non lineare, verso la grande sfida della guida autonoma”.